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REVISIONE BOMBOLE METANO: COSA CAMBIA DAL 14/07/2022

5/8/2022 17:00:00 - News
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Con l’entrata in vigore del decreto 13/5/2022 del MIMS ci sono alcune novità in materia di revisione bombole metano. Vediamo insieme cosa cambia.



Il 13 Luglio 2022 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il DM del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili (MiMS) del 13 Maggio 2022 che è entrato in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione.

Tale decreto va a definire le nuove modalità di riqualificazione delle bombole in conformità con il regolamento UNECE R110, individuando nel contempo i soggetti preposti alla riqualificazione stessa con lo scopo di semplificarne le procedure.

Ma scendiamo più nello specifico, l’articolo 2 del decreto definisce che la riqualificazione periodica delle bombole dev’essere eseguita con le stesse modalità di prima, salvo alcune specifiche che riportiamo di seguito:

-          Per quanto riguarda i serbatoi della tipologia CNG1, CNG2 e CNG3, installati su veicoli, la prima riqualificazione avviene esclusivamente in modalità visiva seguendo le direttive indicate dal costruttore. Le successive (ogni 4 anni) sono eseguite con le modalità già in uso prima dell’entrata in vigore del decreto.

 

-          La grossa novità invece riguarda le bombole del tipo CNG4 installate su veicoli di categoria M1 e N1 (autocarri leggeri per il trasporto di merci con almeno 4 ruote e che non superino i 9 posti a sedere). In tali veicoli la revisione delle bombole avveniva con cadenza biennale, il decreto ha specificato che la riqualificazione di queste bombole dovrà avvenire, in linea con le altre tipologie, ogni 4 anni salvo diversa indicazione del costruttore.

 

-          E’ stato inoltre inserito un limite massimo in relazione alla durata delle bombole.
La vita utile delle bombole è indicata dal costruttore e comunque non può superare i 20 anni.

 

-          Bombole di tipo CNG2, CNG3 e CNG4 non potranno essere riutilizzate se provenienti da veicoli radiati dalla circolazione.

 

-          Se una bombola non supera le verifiche di riqualificazione periodica deve essere distrutta.

 

-          I costruttori di veicoli hanno l’obbligo (solo per bombole CNG4), qualora la targhetta di identificazione non sia visibile, di applicare una copia della targhetta in una posizione ben visibile. Oltre a questo devono stilare una dichiarazione che attesti l’abbinamento del numero di serie della bombola con il numero di telaio del veicolo.

 

-          Se un veicolo in cui sono installate bombole per il metano viene coinvolto in un incidente “grave”, l’officina che si occupa della riparazione dei danni ha l’obbligo di sottoporre il serbatoio ad una verifica e di rilasciare una dichiarazione di integrità dell’impianto a Metano.
Laddove la verifica non desse esito positivo, il veicolo dovrà essere sottoposto alla consueta procedura di revisione e sostituzione delle bombole metano.

 

Sono stati inseriti anche dei requisiti che il personale tecnico abilitato a eseguire ispezioni su impianti CNG dovrà avere, vediamo quali sono.

Per essere abilitati ad eseguire controlli su Impianti a Metano bisognerà partecipare e superare un corso formativo teorico/pratico.
Tale corso potrà essere tenuto da enti o associazioni di formazione autorizzati dalle autorità competenti.
In merito a questo argomento attendiamo ulteriori chiarimenti da parte del Ministero.

Infine a tutto il personale abilitato è richiesta indipendenza di giudizio, integrità professionale e assenza di conflitto di interesse.

 

 

Per chi volesse approfondire l’argomento riportiamo di seguito il link al decreto nella Gazzetta Ufficiale.

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/07/13/22A03988/sg